Uomo politico italiano. Comunista e
antifascista, giovanissimo fu inviato al confino nell'Isola di Ventotene (1920)
dove, a contatto con E. Rossi ed E. Colorni, abbandonò il Partito
Comunista (1937), maturando la sua vocazione federalista. Solo una federazione
di Stati europei avrebbe scongiurato, in futuro, un secondo conflitto mondiale;
espresse questa sua posizione nel “Manifesto di Ventotene” (1941) e
nella fondazione clandestina del Movimento federalista europeo, avvenuta pochi
giorni dopo la sua liberazione dall'isola (1943). Come membro del Partito
d'Azione partecipò alla Resistenza, dedicandosi poi attivamente al
programma di unificazione europea, in qualità di segretario del Movimento
federalista (1947-63), di membro della Commissione delle Comunità europee
(1970-76), di deputato indipendente nelle liste del Partito Comunista (1976-83)
e, infine, di parlamentare europeo (dal 1976). Svolse anche un'importante
attività pubblicistica, collaborando a giornali e riviste e scrivendo,
tra l'altro:
Dagli Stati sovrani agli Stati Uniti d'Europa (1950),
Manifesto dei federalisti europei (1957),
L'Europa non cade dal
cielo (1960),
Il lungo monologo (1968),
La mia battaglia per
un'Europa diversa (1979),
Discorsi al Parlamento Europeo 1976-1978
(1986) (Roma 1907-1986).